Ai giorni nostri, il nostro organismo, è invaso da moltissime fonti di tossine, pesticidi, metalli pesanti,  bisfenolo A,  parabeni, additivi alimentari, conservanti, coloranti, inquinanti atmosferici, farmaci ecc. molte sono sostanze cancerogene, molte creano interferenze con il sistema endocrino, in particolare queste sostanze si comportano come estrogeni e tutte, se non vengono  eliminate, obbligano il sistema immunitario a fagocitarle creando uno stato di infiammazione cronica, comune denominatore di tutte le malattie cronico degenerative dalle malattie cardiovascolari come infarto e aterosclerosi, a quelle metaboliche come il diabete e le sue complicanze, il cancro, tutte le malattie autoimmuni, le malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer ecc.

Oltre alle tossine appena elencate di origine esogena, l’organismo deve eliminare sia sostanze di origine endogena (ormoni, istamina, leucotrieni, catecolamine ecc.) sia tossine prodotte dall’organismo stesso (immunocomplessi, perossidi lipidici, batteri intestinali ecc.).

L’organo preposto alla disattivazione ed eliminazione di queste sostanze è principalmente il fegato.

Il fegato tra le sue funzioni fondamentali opera quella che viene definita detossificazione, processo in cui le tossine esogene ed endogene vengono prima disattivate in modo che non possano scatenare reazioni infiammatorie da parte del sistema immunitario e poi eliminate in parte via reni in parte via intestino. Queste complesse operazioni sono fatte da particolari enzimi che lavorano in sequenza e che per funzionare in maniera corretta abbisognano di specifiche vitamine, minerali e amminoacidi.

Vi sono tre tipi di fasi enzimatiche per processare queste sostanze, la Fase I che attacca alla tossina da eliminare un atomo di Ossigeno trasformandola in un metabolita intermedio, potenzialmente più tossico della tossina stessa, perché solo in questa forma gli enzimi di Fase II riescono ad “attaccare” ovvero a coniugare una sostanza specifica per la definitiva disattivazione, tale sostanza può essere una vitamina, un minerale o un amminoacido. A questo punto la Fase III espelle la tossina coniugata dalla cellula che può passare nel torrente sanguigno o  tramite le vie biliari e lasciare il corpo senza scatenare infiammazione. Va da se che queste tre fasi devono lavorare in sincronia perché, ad esempio una ipoattività della fase I non riesce a processare la tossina che così raggiunge il torrente sanguigno senza essere coniugata scatenando così l’attacco da parte del sistema immunitario,  o se è iperattiva può creare troppi metaboliti intermedi che diventano tossici per il fegato stesso, se la fase III viene inibita le tossine coniugate non lasciano la cellula.

Epadx  è un integratore alimentare che nasce specificamente per bilanciare e sostenere queste tre fasi. Fondamentalmente la Fase I detta del Citocromo P 450 dipende dalla disponibilità di vitamine del gruppo B, in particolare B2(riboflavina) e B3 (niacina), che è sempre più opportuno somministrarle tramite un complesso vitaminico B, come il Cultavit proveniente da grano saraceno. Per difenderci da un eventuale sovraccarico di metaboliti intermedi tossici è opportuno dare delle sostanze antiossidanti ed epatoprotettrici come la curcumina da Curcuma Longa e la silimarina da Cardo Mariano. Normalmente il problema di questi principi attivi delle piante (polifenoli) è la scarsa biodisponibilità, cosa che viene ovviata se vengono complessati con lecitina di soia sotto forma di fitosomi, come la Curcuma fitosomata (Meriva) e la Silimarina fitosomata, due prodotti brevettati che hanno al loro attivo numerosi studi scientifici di efficacia e soprattutto non danno interferenza con eventuale assunzione di farmaci.

Per sostenere la Fase II che consta di 6 reazioni enzimatiche diverse: Coniugazione con il Glutatione, la Glucuronazione, coniugazione con gli Amminoacidi, Acetilazione e Metilazione, abbiamo pensato di sostenere le fasi principali come la coniugazione del Glutatione e la Solfatazione con l’amminoacido N Acetil Cisteina che è esso stesso un antiossidante e un potente precursore del Glutatione, così come dona lo zolfo per la reazione di solfatazione. L’altra fase che va spesso sostenuta è la metilazione con la S Adenosil Metionina, che tra l’altro è anch’essa una sostanza precursore del Glutatione. Infine la presenza di Zinco gluconato, una delle migliori forme per rendere biodisponibile questo minerale, attiva l’enzima alcool deidrogenasi per la degradazione dell’alcool, oltre ad essere attivatore dell’enzima Lattato deidrogenasi (LDH) necessario alla interconversione del lattato ad acido piruvico (ciclo di Cori) e cofattore dell’enzima antiossidante Superossidodismutasi (SOD) oltre che di altre 300 reazioni enzimatiche e di 1000 fattori di trascrizione e spesso carente nell’alimentazione odierna.

La fase III conosciuta come sistema delle Multidrug Resistance Protein (MRP) o ATP binding cassette che consta di circa 350 proteine di cui la più studiata è la glicoproteina P (Pgp), che vengono inibite nella loro funzione di espulsione soprattutto da fenomeni infiammatori dell’intestino tenue e in questo caso la curcuma Meriva offre una potente azione antiinfiammatoria delle mucose intestinali, inoltre la curcumina stimola l’NrF2 un fattore di trascrizione che attiva la funzione di queste proteine.

Questo mix di sostanze è veramente fondamentale per sostenere le fasi di detossificazione epatica momento cruciale nel contrasto all’infiammazione cronica di basso grado e delle sue conseguenze